martedì 25 settembre 2007
Bagno a Brema
giovedì 20 settembre 2007
Chiudiamo le valigie, andiamo a Berlino!!!!
Lo so, il blog va a rilento, ma colgo l'occasione per raccontarvi del weekend a Berlino!!!
Innanzitutto rievochiamo i fatti, il 9 Luglio del 2006 Zidane segnava un rigore (inesistente) al quale replicava Materazzi di testa. Volendo replicare al nostro difensore il Francese con la stessa parte del corpo colpiva lo sterno di Materazzi facendosi cacciar via... Materazzi replicò poi al fantasista mettendo a segno il suo rigore nella lotteria finale che ci vide diventare CAMPIONI DEL MONDO!!!!
E diciamolo ancora, visto che per quasi 3 anni potremo vantarcene!!!
Ovviamente, il mio soggiorno in Germania non poteva non prevedere una tappa nella capitale tedesca per fare una foto con tanto di tricolore davanti all'OlympiaStadion!
Dettaglio non di poco conto, la bandiera è la stessa portata in trionfo la sera del 9 luglio per le strade del centro, ed è venuta con me anche a Tolosa. D'altra parte, in terra francese e in terra tedesca, non poteva di certo mancare...
Ma, a parte questo, voglio davvero raccontarvi qualcosa del weekend appena passato a Berlino, una città davvero meravigliosa e affascinante!
Non starò a descrivere tutto quello che ho visto, la cosa richiederebbe davvero troppe pagine, ma soprattutto la mia descrizione sarebbe estremamente riduttiva. Racconterò piuttosto cosa di più mi ha colpito, ma soprattutto farò un'enorme pubblicità a un servizio turistico!
Si tratta del New Europe Tours, ed è principalmente grazie a loro che ci è stato possibile usufruire di un tour della città incredibilmente esaustivo, che ci ha fatto conoscere posti e aneddoti che altrimenti mai avremmo potuto scoprire in una normale visita, e soprattutto con meno di 3 giorni a disposizione!
Ve lo consiglio davvero, nel caso doveste capitare in una delle città europee coperte, approfittatene!
Il sito del tour è http://www.neweuropetours.eu.
Vi starete chiedendo il perché di tutta questa pubblicità... vado con ordine.
Venerdì: Ostello, Reichstag e... Pub Crawling!
Innanzitutto faccio un'altra piccola pubblicità dell'ostello in cui siamo stati, eravamo in 4 (io, Cosimo, Sandro e Vincent), siamo stati al Generator Hostel, che tra l'altro è una catena... Beh, a Berlino, camera da 4 privata per 17 euro a testa con colazione (buffet a volontà), lenzuola e asciugamani compresi è davvero un affarone!
Fatto sta che in ostello troviamo dei volantini della suddetta agenzia e ci accorgiamo delle diverse iniziative.
Restiamo innanzitutto colpiti da quella che avremmo potuto sfruttare il giorno dopo: TOUR A PIEDI DELLA CITTA'...GRATUITO!
Cose da vedere coperte...praticamente tutte! Ma ne parlerò meglio descrivendo la giornata di sabato, perché per venerdì sera troviamo come iniziativa il Pub Crawling!
Non avendo idea di che fare la sera decidiamo di sfruttare la cosa. Nel pomeriggio (siamo arrivati a Berlino intorno all'una) facciamo un giro al Reichstag (fantastica la cupola di Foster, spero che le foto rendano l'idea) e ovviamente la porta di Brandeburgo....sì, quella dei 50 centesimi tedeschi, 'gnoranti...
La cosa che di più colpisce girando per la città è come davvero si respiri ancora l'aria degli enormi eventi che l'hanno caratterizzata. Oltre alla distruzione della guerra, ancora di più è stata una città segnata dalla divisione in due, dalla presenza inquietante del muro che per tanti anni ha tenuto divisi amici e parenti, che è stato abbattuto quasi a mani nude, che però ancora si fa ricordare. Non solo con i pezzi che son rimasti, ma anche con il percorso dei 2 muri che attraversa la città... Lo sapevate che non era uno solo, vero? In realtà io no, l'ho scoperto lì: c'era il muro dell'est, quello dell'ovest (molto meno sorvegliato, ovviamente, quelli dell'est li accoglievano a braccia aperte!) e in mezzo la "death zone", dove chiunque vi si fosse trovato avrebbe fatto una brutta fine...
Ma passando a cose più allegre, il pub crawling! In realtà forse non un grande affare dal punto di vista economico, ma sicuramente un buon modo per fare un giro in diversi locali della città insieme a un mare di gente...sì, perché il gruppetto che partendo dal nostro ostello era fatto da una ventina di persone, dopo essersi congiunto con altri ostelli e man mano che la serata andava avanti è diventato un'accozzaglia di gente... Costava la bellezza di 12 euro, avevi qualche offerta speciale nei posti dove si andava (ma comunque dovevi pagarti da bere, al massimo ti regalavano qualche shot in più), ma soprattutto un omone russo enorme (che ovviamente si chiamava Sasha) girava tutta la sera con delle bottiglie di vodka e arancia (sarebbe meglio dire arancia e vodka) e tu seguendolo col tuo bicchierino di plastica dovevi fartelo riempire camminando tra un locale e l'altro...
Posto più figo della serata: il Zapata! Un vecchio centro sociale ora diventato a norma, situato in un edificio diroccato, con una grossa zona aperta che faceva da bar. Non sono riuscito a girarlo tutto perché già solo per trovare il bagno ho fatto dei giri assurdi, considerate che si poteva andare dentro due ali di un palazzo alto 5-6 piani...Mi han detto che è anche aperto 24 ore su 24! Oltre a far da pub fa anche da centro culturale, comunque se capitate a Berlino fateci un salto, ve lo consiglio davvero!!!
Sabato: Free Tour, Potsdammer Platz e Birrificio!
Veniamo alla domanda che tutti vi starete ponendo...tour gratis... dov'è il pacco??? Nessun pacco, davvero, le guide sono dei ragazzi che tramite questa associazione offrono un tour a piedi di circa 4 ore. Gratis, sì, alla fine chiedono solo ai partecipanti di lasciare una mancia.
Un metodo davvero funzionante e innovativo, il tour è aperto a tutte le tasche, la guida si impegna a dare sempre il meglio, è una guida informale, l'ideale perché ti fa vedere le principali attrattive della città (dall'esterno ovviamente) condendo il tutto con tanti particolari divertyenti e interessanti che una guida difficilmente ti racconterebbe o ti farebbe vedere. Ad esempio, raccontare qualche dialogo di Hildenburg quando Hitler prese il potere, farti notare un palazzo privo di significato, ma ancora segnato dai proiettili della guerra, ma soprattutto delle guerre civili durante l'occupazione sovietica post-bellica...e non ultimo il racconto di come il muro sia caduto per...errore! Davvero incredibile come riuscisse a mischiare ironia e racconti divertenti a momenti di serietà e raccoglimento, come quando si parlava di campi di concentramento o quando ci siam trovati nel mezzo del monumento in memoria dell'olocausto.
In quest'ultimo è davvero indiscriviblie la sensazione di smarrimento e di confusione che si può provare passandoci attraverso, un'ottima opera secondo me.
Un altro aneddoto simpatico: la torre della tv viene chiamata anche "The Pope's Revenge", questo perché fu fatta costruire all'inizio della guerra fredda da un tizio di cui non ricordo il nome, ma che volle anche eliminare tutte le croci dalle chiese, per sottolineare la loro opposizione al potere della Chiesa, cosa che non piacque così tanto alla popolazione... Ironia della sorte, cosa notata da suo figlio, data la forma e il materiale, quando il sole splende sulla sfera che si trova al centro della torre, si vede esattamente la forma di una croce!!! (Cosa abilmente immortalata dal sottoscritto... Reuters, sto arrivando...).
Senza una guida così sarebbe anche stato molto difficile sapere di essere in piedi esattamente dove una volta c'era il bunker di Hitler, lo stesso dove si suicidò e di cui ora non resta nessuna traccia.
La nostra guida era Australiana, in realtà anche le altre guide che abbiamo visto erano di altre nazionalità, Berlino è davvero una città multi-etnica che attira giovani da tutto il mondo! E comunque, sicuramente è stato decisamente il tour migliore che mi sia mai capitato di fare, oltre ai 5 euro meglio spesi di tutto il viaggio! Sul sito del tour c'è anche la nostra foto: guardate tra quelle del 15 settembre, cercate di trovarmi!!!
Il pomeriggio lo abbiam passato nella zona di Potsdammer Platz, davvero bella! Peccato solo aver bevuto all'interno del palazzo fatto dal nostro Renzo Piano il peggior tè che mi sia mai capitato... Affascinante anche il campaninle della vecchia cattedrale, lasciato mezzo distrutto dai bombardamenti, peccato per quello scempio di chiesa moderna che ci hanno costruito accanto...
Ma passiamo alla sera: guidati dalla passata esperienza di Sandro, ci siamo diretti in cerca di una birreria in cui lui era stato anni fa, che serviva birra prodotta da loro stessi e piatti tipici.
Dopo qualche difficoltà l'abbiamo trovata, una mangiata davvero valida! Accompagnata da un'ottima birra weizen. Abbiamo anche approfittato dell'offerta di "Beer Tasting", quattro tipi diversi di birra da assaporare: non potevamo mancare!!!
Purtroppo non poteva neanche mancare il provare la "Berliner Spezialitat"... Quando i Francesi protestanti furono cacciati e si rifugiarono a Berlino, non gradirono il sapore della birra e decisero di modificarla aggiungendo sciroppi, creandone due versioni, una rossa e l'altra verde, e cioè la Specialità di Berlino...
Ora, dire quale delle due fosse meno peggio è davvero difficile, una roba dolciastra e difficilmente bevibile...Ovviamente tutti i nostri insulti sono andati all'indirizzo di Vincent, che ha dovuto ammettere la schifezza prodotta dagli avi dei suoi connazionali e ha provato a declinare ogni responsabilità...
Per lavarci la bocca, siamo ahimé stati costretti a berci un'alra weizen...
Domenica: Sachsausen
La guida del giorno prima ci è talmente piaciuta da averci fatto decidere di investire 12 euro per il giorno successivo per la visita guidata a Sachshausen, ovvero il primo campo di concentramento, giusto alle porte di Berlino.
Sì, perché la stessa agenzia organizza ovviamente anche tour a pagamento; la visita al campo di concentramento già di per sé si presentava molto interessante, inoltre la guida ci ha detto che sarebbe stata lei stessa a farla domenica...
Quindi senza neanche pensarci abbiamo deciso di fare la visita: domenica mattina abbiamo prima fatto un piccolo giro per i fatti nostri (con foto davanti allo stadio compresa, grazie a Vincent per aver accettato di portarci nonostante la macchina fosse sua e di farci la foto, gesto estremamente sportivo essendo lui francese...) e poi siamo andati direttamente in macchina e con le valigie a Sachshausen incontrando direttamente lì la guida e il gruppo.
Tra le mie foto, non troverete quelle della visita al campo di concentramento...non solo non le ho pubblicate, in realtà non ne ho fatta neanche una... Questo non per negligenza, il fatto è che davanti a una struttura così non me la son proprio sentita di fotografare quei luoghi. Non che voglia criticare chi le ha fatte, sia chiaro, ma come già mi successe visitando Mathausen, il disagio e il ribrezzo per quello che l'umanità sia stata (e tuttora sia) in grado di fare mi impedivano di tirar fuori la macchina e portarmi dietro quel tipo di ricordi. Certe cose le mantengo dentro di me al di là delle fotografie e posso davvero assicurarvi che l'immagine di un forno crematorio rimane ben impressa nella mente per un bel po'...
Nonstante queste sensazioni, consiglio vivamente a chi abbia la possibilità di visitare un campo di concentramento di sfruttarla, sono sensazioni indescrivibili, bisogna trovarsi lì per capire davvero cosa possa esser successo...
Ora non scriverò altro sul tema, scopo del mio blog è raccontare episodi divertenti, curiosi, etc... non ho assolutamente la pretesa di imporre riflessioni di alcun tipo a nessuno, né voglio intristire o incupire nessuno raccontando le mie...
Tornerò a Berlino?
La risposta è banale: ASSOLUTAMENTE SI'! Non solo perché la città mi sia piaciuta veramente tanto... ma anche per il fatto che sia una città in continua evoluzione, in continuo cambiamento!
Degli esempi? A fianco del duomo, fino alla fine della guerra si trovava il palazzo reale, semi-distrutto poi dai bombardamenti, i russi decisero di demolirlo e di costruirci un enorme palazzone cubico e orribile, tutto coperto di un orrido bronzo. Ora questo stesso palazzo lo stanno smantellando, pezzo dopo pezzo, cosa sorgerà al suo posto? C'è chi vorrebbe ricostruire il vecchio palazzo reale, chi fare un semplice parco...di sicuro quando (e se) ci tornerò quel palazzo così grande e imponente in una zona così importante non ci sarà più.
E' incredibile vedere quante aree ci siano nel cuore della città ancora in attesa di essere sistemate o di iniziare una nuova costruzione.... Lo stesso momunmento in memoria dell'olocausto è stato aperto solo nel 2005!
Quindi sicuramente ci tornerò, e a maggior ragione credo proprio che mi rivolgerò allo stesso servizio di guida! Anche perché sono sicuro che rifacendolo scoprirei tante altre cose interessanti sulla città, la sua storia e le sue evoluzioni!
Bene, grazie di aver letto fin qui, spero di avervi trasmesso un po' del mio entusiasmo provato in questa visita...
e ogni tanto lasciatemelo un commento quando leggete!!! Non fate i timidi!
Tschüs!!!
lunedì 10 settembre 2007
Rieccomi!!!
Ciao a tutti!
Allora, come state? Lo so, lo so, era da una vita che non aggiornavo il blog...ora cercherò di attempare un po' di scuse per la mie mancanze, voi fate finta di crederci...
Innanzitutto per quasi 2 settimane Barbara è venuta a Brema e ovviamente non dedicavo il tempo libero a scrivere il blog... In secondo luogo a casa non riusciamo più ad avere la connessione ad internet, e scrivere il tutto off-line e poi inviare “in differita” mi fa passare un po' gli stimoli...
In realtà non avremmo mai dovuto averla, ma fino al 20-25 agosto spuntava una rete wireless senza protezione, di cui noi tutti allegramente approfittavamo...ora o il tizio che la detiene si è fatto furbo, oppure semplicemente ha smesso di funzionare...boh...
Ma veniamo ai racconti, se snocciolassi tutto come al solito dovreste prendervi un intero pomeriggio per stare a leggere tutto, farò quindi una grande sintesi di due gite, raccontandovi qualcosa di quando Barbara è stata qui e siamo andati in gita ad Amburgo e Schwerin (che era il suo regalo per il mio compleanno) e della gita che ho fatto coi miei compagni a Bremerhaven... E già così la cosa sarà bella lunga, quindi preparatevi e mettetevi comodi...
Schwerin e Amburgo
Vi starete chiedendo cosa e dove sia Schwerin...innanzitutto state sicuramente sbagliando pronuncia, si legge con la “sc” come in “sci”, la w si legge come la nostra “v” e l'accento va sull'ultima sillaba... “Scverìn”, insomma....
A parte questa digressione sull'etimologia crucca, il grosso della descrizione di questa cittadina lo avete semplicemente guardando le foto. E' una città ad est di Amburgo, caratteristica soprattutto per l'enorme lago su cui si affaccia, chiamato infatti Schwerinersee (“il mare di Schwerin”, vabbé, questa era facile...).
La città comunque è molto carina, alcune cose son state ricostruite dopo i bombardamenti, c'è un cosiddetto “castello” su un'isoletta sul lago. Lo abbiam visitato, per fortuna la visita costava poco (se non ricordo male intorno ai 2,50 per noi poveri studenti...) perché l'interno non è che fosse così esaltante. Tutto rivestito in legno, ma praticamente tutte le decorazioni anziché essere legno intagliato erano di stucco dipinto poi coi colori del legno... e la cosa bella è che si mettevano pure a dirlo, quasi vantandosi che fossero stucchi....
Bellissimi i pavimenti, maestosa un'unica sala, con tantissimo marmo (ovviamente di Carrara)... Molto più interessanti invece i giardini intorno al castello e quelli sull'altra sponda (collegati con un ponte al castello); non starò a descriverli più di tanto, perché parlano sicuramente meglio le foto...
Sconsiglio invece vivamente di passare a Schwerin un venerdì sera, siamo andati disperatamente in cerca di un po' di vita ma non c'era davvero nulla...spero per loro che il sabato sia diverso, oppure che la vita sia da tutt'altra parte e noi non ci siamo passati...Abbiamo però ripiegato su un birrificio che faceva della birra (produzione propria) davvero ottima, e ovviamente il boccale è finito ad arricchire la mia collezione... :)
Sconsiglio ancora di più di intraprendere le crociere sul lago!!! L'abbiamo fatta sabato mattina e... che palle! Meno male che abbiam fatto quella più corta (e più economica). Bello il viaggio in mezzo alla natura, per carità... ma un'ora e mezza di acqua e sponde verdeggianti...oltre al fatto che ha iniziato anche a fare freddissimo, freddo che ovviamente i tedeschi affrontavano sorridendo in polo a maniche corte...
C'è da dire però che abbiamo mangiato benissimo, spendendo molto meno di quanto avremmo speso in Italia, inoltre l'albergo era davvero fantastico...anche se Barbara avrebbe qualcosa da ridire se dovessi tornarci, non per l'albergo in sé, ma per chi ci lavora...
Tutta un'altra cosa, invece, Amburgo!
Appena scesi dal treno (sabato pomeriggio) percorriamo la via pedonale dei negozi e siamo letteralmente travolti da un'ondata di gente che gira per le strade e ci sentiamo dei polli per non essere scappati via prima da Schwerin (anziché fare quella fantastica crociera,,,).
Ci dirigiamo di corsa in albergo e facendocela a piedi ci rendiamo conto che sulla nostra guida la cartina di Amburgo ha una scala leggermente diversa da quella di Schwerin... A parte la camminata lunghissima, abbiamo anche la spiacevole sorpresa di ritrovarci con una camera doppia anziché una matrimoniale... Come risarcimento riusciamo solo ad ottenere la colazione per il mattino dopo, poca roba...
Cosa positiva di aver trovato i negozi aperti: ho comprato le scarpe da basket!!! A molti la cosa sembrerà insignificante, ma chi pratica il mio sport sa quanto sia una rottura trovarne a Torino e soprattutto quanto costino...qui ho recuperato delle ottime nike a 50 euro! Che culo, era anche l'ultimo numero rimasto...
A parte questo shopping, dedicherò la mia descrizione alla cosa che più mi ha colpito nel visitare Amburgo: la cattedrale di S.Nikolai...o almeno quello che ne resta.
Il campanile annerito dalle fiamme, infatti, è l'unica parte rimasta in piedi dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. E' stato deciso infatti di non ricostruire la chiesa e di lasciarla così in memoria delle distruzioni causate dalla guerra e come monumento in onore della pace... Che dire, trovarsi lì è davvero una sensazione difficile da descrivere e non voglio neanche provare a farlo qui su un blog... dico solo che trovandosi lì si è quasi obbligati a sedersi un attimo e riflettere su cosa possa esser stato trovarsi lì in quei momenti...
Una cosa che invece è miracolosamente rimasta integra nonostante i bombardamenti è il Rathaus (che sarebbe poi il palazzo del municipio, questa era più difficile...), davvero una costruzione imponente, molto bella anche all'interno. Doveste andare ad Amburgo, vi consiglio vivamente di fare la visita guidata (in English, of course...), ne vale la pena!!!
Episodio divertente da raccontare: già sabato ci eravamo accorti del fatto che preparassero delle transenne da mettere in strada e in centro c'erano dei gazebo dedicati al ciclismo, abbiamo quindi intuito che ci fosse qualcosa tipo la nostra stratorino, fatta però tutta in bici, cosa che non sarebbe più di tanto assurda visto quanto qui sia praticato il ciclismo. Domenica troviamo la città con il traffico bloccato e per tutta la giornata vediamo passare diversi gruppi di ciclisti, a quanto pare divisi in base alle categorie, passando da veri e propri amatori e arrivando a gente che sembrava abbastanza allenata... Andando avanti per tutto il giorno la cosa e visto il fastidio provocato ogni volta che dovevamo attraversare una strada, io e Barbara più volte ci siam lasciati andare a commenti tipo: “Ma ancora? Ma quanti ne passano?”, “Basta, ma la finiscono 'sti ciclisti della domenica?” e simili... Passando davanti al traguardo abbiamo anche scherzato dicendo: “Vuoi che ci fermiamo? Aspettiamo per fare il tifo a qualche panzone che sprinta per arrivare 200esimo?”.
Solo nel tardo pomeriggio, guardando un maxi-schermo che proiettava le immagini della corsa, ci siamo accorti che in quel momento lo stesso tragitto era percorso da professionisti... e abbiamo visto sempre sul proiettore l'arrivo, con il nostro Ballan che tagliava il traguardo, con Bettini arrivato quarto (credo)... sì, proprio quello stesso traguardo davanti a cui eravamo passati un quarto d'ora prima quando c'era poca gente e in cui abbiamo detto le nostre splendide battute riportate sopra...
Tornato poi a Brema, ho scoperto che ovviamente quella vittoria era sulla prima pagina della gazzetta on-line... e quello a cui abbiamo assistito era la preparazione alla corsa (di cui non ricordo il nome), che però è una classica del ciclismo, tipo la nostra Milano-Sanremo, concentrata però su Amburgo...
Spero che nessun amante del ciclismo stia leggendo queste righe, altrimenti lo autorizzo a venir qui e a riempirmi di vergate....
Dai, qui sarò brevissimo, giuro, Bremerhaven è una cittadina nata come porto per Brema a fine ottocento. Infatti Brema aveva il porto sul fiume, il Weser, ma visto il suo progressivo insabbiamento han dovuto costruirne uno direttamente sul Mare del Nord, intorno a cui è sorta appunto Bremerhaven.
Questo porto è stato uno dei principali luoghi di emigrazione dalla fine dell'ottocento a metà novecento, soprattutto verso l'America. Siamo quindi andati a vedere un museo dedicato alla storia dell'emigrazione, davvero molto interessante!
Ad ogni visitatore viene assegnato un personaggio, di cui durante la visita si scoprono la vita, il motivo del viaggio, etc... A me è toccato uno abbastanza fortunato, tale Erich Koch-Weser, politico tedesco che è dovuto emigrare con la salita al potere dei nazisti ed è finito in Brasile dove poi ha fondato una piccola colonia tedesca, dico fortunato perché era abbastanza ricco da permettersi la prima classe. Durante la visita sono rappresentate varie situazioni tipiche dei viaggi in nave di quel periodo... Alla fine si scopre qualcosa sui discendenti del proprio personaggio e si possono anche rintracciare i viaggi dei parenti emigrati in America, non solo dalla Germania! Un mio compagno è riuscito infatti a stampare una copia della carta d'imbarco di suo nonno, partito per l'America da Napoli nella prima metà del Novecento!
Ultima parte della visita, uno zoo marino... Io sono profondamente contrario agli zoo, mi dispiace troppo vedere gli animali in habitat minuscoli... infatti ero molto combattuto tra il mio odio verso gli zoo e il mio amore verso gli animali...Alla fine la curiosità ha fatto vincere la seconda parte di me, ho avuto così l'occasione di vedere in particolare un orso polare (no, non aveva cuccioli, Knut è solo a Berlino...), delle foche con tanto di cucciolo, una famiglia di orsetti lavatori (troppo fighi, ne voglio uno!!!) due puma e, tra le altre cose, un cucciolo di non so che animale (forse lupo, o forse volpe, boh...) che si divertiva a mordermi il dito attraverso la grata...Forse aveva intenzione di mangiarmelo, ma avendo ancora i dentini piccoli era così carino...
In volo verso Torino
Beh, credo di essere stato fin troppo prolisso ma spero non troppo noioso... Queste righe le sto scrivendo sull'aereo che mi sta portando a Monaco, dove ne prenderò un altro per venire a Torino! Sì, faccio il weekend a Torino, ma credo che un po' tutti quelli che leggono lo sappiano già e poi domenica sera ritornerò nella fredda Germania...
Frase aggiunta sul volo di ritorno da Torino (Torino-Francoforte): metterò tutto online lunedì mattina, in questi giorni a Torino non ho avuto tutta 'sta voglia di stare su internet...
Vi racconterò prossimamente qualche aneddoto su Brema, sulla mia fantastica preparazione atletica, sulla nostra esperienza di “MosquitoBusters” e altre cose divertenti...
Stay Tuned!